Autostrada Rosolini-Modica, la CNA territoriale di Ragusa scrive alla Cosedil con riferimento al mancato pagamento alle imprese fornitrici.
La risposta: “Vantiamo un credito nei confronti del Cas di 18,2 milioni”
La CNA territoriale di Ragusa ha scritto una pec alla Cosedil Spa, la società che si è occupata della realizzazione del tratto autostradale della Siracusa-Ragusa-Gela che da Rosolini conduce a Modica, per evidenziare una serie di problematiche in ordine alla mancata liquidazione delle somme dovute alle imprese fornitrici. Sulla base delle valutazioni complessive con i titolari delle imprese in questione, emerge che, per tutto il 2024, le fatture sono rimaste inevase, con diverse centinaia di migliaia di euro ancora dovute alle ditte in questione. La stragrande maggioranza dei fornitori è associata alla CNA che si è dunque fatta carico di tutelare gli interessi delle suddette imprese che, da sempre, si sono rivolte all’organizzazione di categoria per ottenere dei riscontri importanti rispetto alle varie e numerose problematiche emerse durante il non sempre facile andamento dei lavori. Nonostante i vari solleciti, però, non si riesce a sbloccare. La difficoltà è diventata consistente anche perché, finora, per tutti questi mesi, i fornitori sono rimasti tranquilli e però dal mese di gennaio a oggi le somme sono lievitate a non finire sulle forniture.
La Cosedil, rispondendo alla pec, proprio questa mattina, rileva che vanta un credito complessivo scaduto, maturato a vario titolo per questo appalto, nei confronti del Consorzio autostrade siciliane pari a 18 milioni e 200mila euro. Il Cas, spiega la Cosedil, non dà riscontro da mesi né sui tempi né sulle modalità di rientro di quanto dovuto a tutte le imprese che hanno collaborato a realizzare l’autostrada in oggetto. Ecco perché la Cosedil, allegando la comunicazione della CNA pervenuta via pec, ha scritto al governatore Schifani e all’assessore regionale Aricò per sensibilizzarli a un intervento sul Cas che è un ente pubblico economico controllato dalla stessa Regione. Inoltre, CNA rileva che c’è un indotto di lavoratori dipendenti, rispetto alle aziende in questione, che occorre prendere debitamente in considerazione. E’ ovvio, sottolinea la CNA territoriale di Ragusa, che non è possibile attendere oltre.
Giorgio Liuzzo