Aumento del canone di occupazione del suolo pubblico a Ispica. La Cna comunale a confronto con l’amministrazione per individuare soluzioni meno penalizzanti per le imprese del settore edilizio
La Cna comunale di Ispica a confronto con l’amministrazione Leontini sulla vicenda concernente l’aumento del canone di occupazione del suolo pubblico. Una questione che desta soprattutto preoccupazione alle imprese del settore edile in un momento storico in cui il comparto fa registrare un sostanziale aumento delle attività grazie ai vari bonus in campo. Il Comune di Ispica, con delibera n.69 del 28 maggio 2021, ha approvato le tariffe con canone unico patrimoniale per il 2021. Di fatto, l’occupazione del suolo pubblico per quanto riguarda i lavori in edilizia arriva sino a 0,35 centesimi al mq al giorno come tariffa basse giornaliera, facendo, dunque, registrare un sostanziale aumento in capo all’attività delle imprese.
Una delegazione della Cna, composta dal segretario territoriale Carmelo Caccamo, da Carmelo Re, componente della presidenza territoriale, da Tonino Cafisi, presidente territoriale del mestiere Edilizia, oltre che dagli associati Salvatore Cannata e Giovanni Muraglie, ha incontrato l’assessore Giuseppe Barone accompagnato dal comandante della polizia municipale Pierluigi Cannizzaro, evidenziando un certo disappunto per il fatto che la decisione sia stata assunta senza una concertazione ad hoc con le associazioni di categoria, circostanza sempre auspicabile quando si adottano delibere che impattano in maniera pesante sulla vita economica delle imprese. È stato anche modificato il regolamento comunale con delibera del Consiglio del 29 aprile scorso.
“La Cna, però, ha affrontato questo incontro – sottolinea Re – con lo spirito di ricercare una soluzione correttiva alla delibera in questione, valutando l’esistenza di margini di manovra in questo senso”. Per consentire alle imprese di pagare meno, la Cna ha proposto di introdurre una tariffa a scalare per i periodi superiori a un mese. Più lungo è il tempo di occupazione, meno si dovrebbe pagare. Le parti hanno invece già concordato che sarà eliminato il diritto di segreteria pari a 50 euro. In più, la Cna ha sollecitato l’agevolazione della procedura relativa alla richiesta di autorizzazione soltanto attraverso la comunicazione alla polizia municipale così da velocizzare l’iter. Inoltre, è stato chiesto di fare decorrere i termini del pagamento concernente l’occupazione del suolo pubblico dal momento in cui iniziano effettivamente i lavori e non da quando si presenta l’istanza.
“Nel corso della riunione – aggiunge il segretario territoriale Caccamo, anche nella veste di responsabile organizzativo della Cna di Ispica – abbiamo discusso anche della necessità di conoscere celermente l'iter riguardante la zona artigianale. La Cna, in questi anni, ha seguito tutti i passaggi procedurali necessari per redigere il progetto urbanistico e infine il progetto esecutivo al fine di poter utilizzare i fondi ex Insicem messi a disposizione per la città di Ispica. Riteniamo fondamentale e doveroso completare l'iter attraverso il piano degli espropri da parte dell'ente comunale, non sciupando tutto il lavoro fatto fino a ora e soddisfacendo le legittime aspettative dei titolari dei fondi destinati a zona Pip (piani di insediamento produttivi) e delle imprese che hanno manifestato volontà di investire nel nostro territorio”. Altro tema caro, da sempre, alla Cna è quello di veder realizzato il progetto di completamento del cimitero. Sono moltissime le richieste ufficiali presentate dai cittadini. La Cna, ormai da anni, insiste su questi argomenti. “Siamo sempre disponibili, è opportuno precisarlo – continua Caccamo – alla ricerca di un dialogo costruttivo così da trovare soluzioni, insieme al sindaco Leontini, condivise e importanti per le imprese della città”.
Giorgio Liuzzo