La Cna di Ispica chiede all’amministrazione comunale di attivare tutte le misure possibili a sostegno delle imprese duramente colpite dalla fase del lockdown
L’emergenza epidemiologica che ha travolto le vite di cittadini, lavoratori ed imprese, ha sicuramente segnato psicologicamente, emotivamente ed economicamente il nostro tessuto produttivo. E’ cambiato lo scenario economico di tutti i settori e, in particolare, quello dei settori del Turismo e del Commercio. Queste le premesse di un documento protocollato dalla Cna di Ispica e trasmesso all’Amministrazione comunale nello scorso aprile con cui sono state avanzate una serie di proposte concrete per aiutare le piccole e medie imprese. “Sempre nel mese di aprile – sottolineano dalla Cna di Ispica – siamo stati convocati in video conferenza, insieme ad altre associazioni, dall’Amministrazione comunale e anche in quella occasione abbiamo manifestato tutte le nostre preoccupazioni sulla gestione della fase della ripartenza”. La Cna di Ispica ha proposto ed ottenuto l'istituzione di una task force o gruppo di lavoro con competenze specifiche per accompagnare e gestire il dopo lockdown. L’associazione ha fornito due nominativi: il presidente della Cna comunale Tonino Cafisi e il delegato per il commercio e Turismo Carmelo Re. “Nei primi due incontri – spiegano entrambi assieme al responsabile organizzativo Carmelo Caccamo – abbiamo ribadito l'importanza di reperire risorse a favore delle imprese locali e, in particolare, per il settore del commercio e del turismo fortemente penalizzati in questi mesi. Cancellazione del canone per l’occupazione del suolo pubblico per gli esercenti, slittamento a settembre della scadenza Imu per le imprese prevista per il 16 giugno, contributo per gli affitti degli artigiani e dei commercianti, sospensione provvisoria dell'imposta di soggiorno, possibilità di istituire una agevolazione locale per i proprietari di immobili che concedono agevolazioni sui canoni di locazione per imprese interessate da chiusura per decreto o per difficoltà causate dall'emergenza Covid-19, riduzione dell’imposta sulla pubblicità ed insegne di esercizi, riduzione della Tari e del canone idrico: queste le nostre proposte. Prendiamo atto che per alcune misure in materie tributaria, tipo la Tari e il canone idrico, il Comune non ha trasmesso le fatture di pagamento, ma purtroppo saranno tributi comunque da versare; siamo consapevoli che l’ente si trova in una fase di stesura del piano di riequilibrio. Nonostante tutto, abbiamo voluto sottolineare che le imprese della città si trovano di fronte ad una situazione economica ancora più preoccupante per i prossimi mesi e quindi almeno l’Imu si poteva fare slittare a settembre come già previsto dal governo nazionale. Ribadiamo che occorrono scelte mirate ed urgenti in grado di soddisfare le richieste di artigiani e commercianti. Non ha senso convocare riunioni dal mese di aprile ad oggi senza che siano state adottate soluzioni concrete e immediate. Il Comune di Ispica ha il dovere di mettere in campo tutte le risorse possibili in questo momento storico per dare la possibilità alle imprese di far fronte ai costi fissi di gestione e riparare i danni dei mesi di chiusura”.
Giorgio Liuzzo