Oltre il 13% di aumento da gennaio a settembre: è la percentuale di crescita del gasolio di autotrazione che tutti gli autotrasportatori hanno subito in 9 mesi. Il dato è fornito dal Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili. “La categoria ha sopportato e assorbito questo rialzo nel più totale silenzio, con forte senso di responsabilità, soprattutto senza aumentare il costo del proprio servizio – affermano il Presidente regionale dell’Unione Fita CNA, Santo Tumino, e i Responsabili regionali Fita CNA Daniela Taranto e Giorgio Stracquadanio – alle tante difficoltà, create dalla pandemia, non si potevano aggiungere le richieste, seppur legittime, degli autotrasportatori.
Ma il silenzio, la reazione composta, il senso del dovere e della responsabilità, che ci accompagnano in questa battaglia, non possono passare inosservati agli occhi del decisore politico. Noi siamo aperti al dialogo, al confronto e contrari, per il momento, a forme di protesta plateali, anche per non danneggiare ulteriormente la categoria. Ma se non saremo ascoltati, potremmo certamente valutare più avanti di farci sentire. La situazione è particolarmente delicata e grave. Le proiezioni sul costo del gasolio ci dicono che anche per ottobre e novembre si avranno aumenti. Non è escluso che nel corso del 2021 la crescita del prezzo del carburante possa raggiungere o superare il 15%. Molte imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni, sono già ora in difficoltà. Guardando i dati Istat, relativi al parco circolante siciliano, si evidenzia come su 15.375 motrici quasi il 44% delle stesse, sia Euro IV che inferiori, quindi, in base alla legge di Stabilità 2016 dal 1° gennaio 2016, alle imprese titolari di questi mezzi il credito di imposta, relativo all’agevolazione sul gasolio per autotrazione degli autotrasportatori, già ora non spetta.
E’ chiaro che servono subito misure che possano avviare il rinnovamento del parco dei mezzi. Le somme stanziate dal governo nazionale per incentivare, per il rinnovo del parco veicolare, sono insufficienti. Così come i contributi sul marebonus per le imprese che utilizzano le autostrade del mare devono essere riconosciuti prontamente e non in modo dilatato nel tempo. La Regione Siciliana in tutto questo non può essere una spettatrice – concludono – il Presidente regionale dell’Unione Fita CNA, Santo Tumino, e i Responsabili regionali Fita CNA Daniela Taranto e Giorgio Stracquadanio – in Sicilia l’autotrasporto in generale, l’autotrasporto merci in particolare, è un settore che interessa trasversalmente tutti i settori economici dell’isola, è parte integrante e fondamentale di tutte le filiere. Non può più essere tenuto a bagnomaria, servono azioni chiare e mirate che permettano a questa parte strategica il suo ammodernamento e con essa l’avvio della riqualificazione delle infrastrutture viarie dell’isola che sono a limite della decenza”.