Per l’ammodernamento del parco veicoli occorrono risorse adeguate, completare il Catasto nazionale delle strade e interventi urgenti per scongiurare il blocco della produzione dell’AdBlue indispensabile per i Tir Euro 5 e 6. Sono alcuni elementi sottolineati da CNA Fita in occasione della Consulta per le politiche delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, alla quale ha partecipato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini che ha aggiornato sui provvedimenti adottati, sulle risorse per l’attuazione del PNRR ed ha presentato le prime indicazioni in materia di Legge Bilancio per il 2022.
In primo luogo, il ministro ha precisato che siamo di fronte ad un punto di svolta, non da tutti percepito, per trasformare l’Italia. Al riguardo ha ricordato che nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) le risorse assegnate al suo ministero ammontano complessivamente a 61,3 miliardi di euro.
La manovra approvata dal Governo prevede investimenti per 32 miliardi di euro per potenziare e modernizzare le infrastrutture e la mobilità nell’ottica dello sviluppo sostenibile. Di questi:
– circa 9 miliardi sono destinati al miglioramento delle infrastrutture stradali;
– una parte sono destinate al rinnovo dei mezzi per l’autotrasporto (rinvenibile nei 2 miliardi di euro destinati al Fondo per l’attuazione della strategia europea “Fit for 55;
– 2,1 miliardi di euro per programmi di manutenzione straordinaria delle strade;
– 1 miliardo per la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’autostrada A24 – A25 (Roma – Pescara e Roma – Teramo).
CNA Fita nel suo intervento ha apprezzato l’attenzione alla manutenzione delle strade, già oggetto di segnalazione nelle osservazioni al PNRR ma sarebbe altrettanto strategico, completare il Catasto nazionale delle strade previsto sin dal 1992 e mai pienamente attuato.
Bene gli investimenti sull’A24 – A25 ma le imprese sono fortemente preoccupate per gli incrementi a due cifre paventati dai gestori; sarebbe più che mai opportuno che, una volta per tutte, i costi della cattiva gestione delle autostrade non vengano fatti ricadere sulle spalle degli autotrasportatori.
Per CNA Fita è importante accompagnare l’innovazione del parco veicolare con risorse adeguate ma occorre che il Governo intervenga per calmierare la forte impennata del costo del carburante e del gas naturale che, quale componente indispensabile per la sintetizzazione dell’AdBlue, ne sta bloccando la produzione. L’AdBlue è indispensabile per far viaggiare i veicoli con classe di emissione euro 5 e 6, e senza un intervento, si assisterà al paradosso che sarà più penalizzato chi ha sopportato i costi della transizione ecologica.
Sulle politiche ordinarie del MIMS, CNA Fita ha chiesto al ministro di porre attenzione e rimedio alla endemica carenza di organico che sta determinando situazioni di criticità che impattano negativamente le revisioni, la formazione e le licenze internazionali.
FONTE: Ufficio Stampa CNA Nazionale