La prima condizione perché il dialogo sia possibile sta nel rispetto reciproco, che implica il dovere di comprendere ciò che l’altro dice. Con questo spirito la Cna di Vittoria, in particolare un gruppo di imprenditori aderenti all’organizzazione, si è confrontata con il neoassessore alle manutenzioni, Alfredo Vinciguerra, sulla proposta del global service. A comunicarlo il presidente della Cna comunale di Vittoria, Rocco Candiano, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Al rappresentante della giunta municipale – spiegano i vertici della Cna comunale – è stato ribadito che la Cna, pur rispettando questa forma di contratto di appalto e di gestione e manutenzione dei beni comunali, non condivide tale impostazione e non per un pregiudizio ideologico ma perché avviare il suddetto modello di gestione potrebbe marginalizzare le imprese locali, in particolare quelle iscritte nell’albo di fiducia dell’ente, com'è già avvenuto in altri casi”. Nel dibattito, sempre molto corretto e leale, gli artigiani, oltre a chiedere chiarimenti, hanno voluto sottolineare come nella categoria sia oramai chiara la volontà di avviare processi che portino alla formazione di reti d’impresa, cioè forme di raggruppamento di attività che mettono in comune capacità e risorse, allo scopo di migliorare il funzionamento delle stesse. “Questo processo però non è di immediata attuazione – spiegano Candiano e Stracquadanio – L’assessore, oltre a recepire le legittime preoccupazioni delle imprese, si è detto disponibile a confrontarsi e a concertare con le stesse percorsi diretti a condurre alla valorizzazione delle attività locali. Vinciguerra ha anche specificato come l'affidamento della manutenzione ordinaria e straordinaria tramite global service sia un'idea, un’ipotesi tutta da costruire. L'assessore ha voluto chiarire più volte come per l’amministrazione le attività locali stiano al centro della propria azione politica. Inoltre, così come la Cna aveva richiesto e sollecitato, ha detto che si attiverà immediatamente per avviare il rinnovo dell’albo delle imprese di fiducia dell’ente che da due anni non viene aggiornato. Il confronto avuto alla Cna chiude una piccola ma utile discussione. Non è stato semplicemente un parlare e un chiarirsi ma è stato un esporsi alla forza e al rigore del ragionamento”.
Giorgio Liuzzo