Zona artigianale a Ragusa, la Cna comunale ha inviato un telegramma al sindaco e al manager dell’Asp 7 per segnalare la grave emergenza randagismo.
Tiralosi: “Le imprese del sito impossibilitate a lavorare”.
La Cna comunale di Ragusa ha spedito un telegramma al sindaco, al manager dell’azienda sanitaria provinciale 7, al comandante della polizia municipale e, per conoscenza, al prefetto, informandoli dello stato di emergenza che continua a imperversare nella zona artigianale di contrada Mugno per il proliferare di cani randagi. “La Cna comunale di Ragusa – è scritto nel testo – denuncia gravi situazioni di pericolo causa randagismo alla zona artigianale. Indispensabili immediati interventi a garanzia della incolumità degli imprenditori e dei clienti”. Due anni fa, la Cna comunale di Ragusa aveva inviato una lettera di denuncia, sull’argomento in questione, alla questura e al comando provinciale dei carabinieri. Inoltre, si sono tenuti svariati incontri con i rappresentanti della giunta municipale che hanno più volte rassicurato sul fatto che sarebbero stati attuati una serie di interventi tesi al contenimento del fenomeno. “Purtroppo – dichiara il presidente della Cna comunale di Ragusa, Santi Tiralosi – nulla di tutto questo. E continuiamo a ricevere le denunce degli insediati. Allo stato attuale ci risulta la presenza di almeno una quarantina di randagi che, naturalmente, continuano a proliferare. Se fino a due-tre anni fa erano presenti una ventina di cani, adesso sono il doppio. E’ ovvio che sia così senza alcun intervento di sterilizzazione. In più, c’è chi continua a portare loro cibo ed è naturale che questi cani preferiscano rimanere da queste parti. E’ un problema gravissimo. Che deve essere risolto subito. Non si può più aspettare. Nelle scorse settimane, hanno inseguito una bambina in bicicletta, l’altro giorno stessa sorte è toccata a un uomo in motorino. In più i clienti sono dissuasi dallo scendere dall’auto per prendere parte agli appuntamenti con gli artigiani della zona. Insomma, una situazione assurda. Le imprese sono impossibilitate a lavorare. Abbiamo anche delle proposte da fare. Lo abbiamo già detto all’amministrazione comunale. E siamo pronti a reiterare questi suggerimenti per far sì che il problema, finalmente, possa essere sanato”.
Giorgio Liuzzo