L’avvento della raccolta differenziata a Ragusa e i problemi da risolvere per le imprese delle zone artigianale e industriale che non saranno raggiunte dal servizio Confronto alla Cna con l’assessore all’Ambiente Zanotto

Gio, 05/04/2018 - 05:44
raccolta differenziata a Ragusa

La Cna comunale di Ragusa ha promosso un seminario informativo rivolto ai titolari delle imprese insediate nelle zone artigianale e industriale. All’incontro erano presenti l’assessore comunale all’Ambiente Antonio Zanotto e l’ing. Maurizio Catania in rappresentanza dell’Irsap. La Cna, invece, era rappresentata dal presidente comunale, Santi Tiralosi, con il responsabile organizzativo, Antonella Caldarera, e dal responsabile provinciale Ambiente e sicurezza della Cna, Giuseppe Brullo. Sul tappeto il fatto che le imprese in questione non sono state inserite, per scelta a monte, nel bando riguardante il nuovo servizio di igiene ambientale e quindi non è prevista la raccolta differenziata nelle zone in questione. Al momento, le imprese raccolgono i rifiuti solidi urbani in sacchi poi conferiti nei normali cassonetti della spazzatura. Con l’attivazione della differenziata, ciò non potrà più accadere. Le imprese, così come ha spiegato l’assessore Zanotto, hanno due possibilità. Da un lato procedere alla raccolta dell’indifferenziato e corrispondere al cento per cento il costo del servizio, mentre attualmente la spesa per le imprese ammonta al 40 per cento. Oppure ci si può affidare a una ditta privata, sobbarcandosi i costi, e quindi le imprese continuerebbero a corrispondere il 40 per cento del servizio. Gli imprenditori, quindi, sono stati informati su quale potrebbe essere lo scenario che si andrebbe a configurare. “Come Cna – chiariscono Tiralosi e Caldarera – abbiamo già contattato, attraverso una manifestazione d’interesse, due ditte private che comunicheranno eventualmente come intendono operare. Nel frattempo, abbiamo concordato di tenere un’altra riunione nei prossimi giorni per stabilire la decisione da prendere assieme a tutte le imprese”.

Ufficio Stampa
Giorgio Liuzzo