La Repubblica di Moldova è in piena fase di privatizzazione e diversi sono i settori pronti ad essere immessi sul mercato: dalla telefonia all’energia, dal trasporto aereo a quello bancario. Numerosi sono gli accordi commerciali internazionali che garantiscono l'accesso al mercato globale. Proprio per dare risposte alla possibilità per le Pmi dell’area iblea di investire in questa nuova realtà economica emergente, la Cna territoriale di Ragusa ha promosso la “Country presentation Moldova” nella sede della Camera di Commercio. L’incontro è stato caratterizzato dalla firma di un importante protocollo d’intesa tra la Cna Sicilia, l’Agenzia nazionale per gli investimenti, l’associazione Aoam Moldova e la ConfEuropa Moldova. “Di fatto – sottolinea il vicepresidente della Cna territoriale di Ragusa con delega all’internazionalizzazione, Maurizio Scalone – guardiamo a quei Paesi che, come in questo caso, offrono concretamente delle buone opportunità di crescita e di condivisione di alcuni percorsi. La Moldova è in piena fase di sviluppo, attira investimenti dall’Ue e ha un fabbisogno che riguarda diversi settori”.
All'evento di ieri sono intervenuti, tra gli altri, Iuliana Dragalin, segretario di Stato presso il ministero dell'Economia e delle Infrastrutture della Repubblica di Moldova, Mihaela Gorban, primo segretario presso l'ambasciata della Repubblica di Moldova in Italia, Antonio Franceschini, responsabile dell’Ufficio promozione e mercato internazionale della Cna nazionale, Giuseppe Giorgianni, esperto Cna per l'internazionalizzazione delle imprese, Rodica Verbeniuc, direttrice dell’Agenzia nazionale per gli Investimenti, Alexandru Baltag, direttore generale dell'Aoam Moldova, e Stefano Mercuri, presidente di ConfEuropa Md. Ad aprire i lavori è stato il segretario territoriale Cna Ragusa Giovanni Brancati. “La Moldova – ha spiegato Franceschini – ha stretto diversi accordi con i Paesi dell’area dell’Est Europa rappresentando un ponte per le nostre imprese che di solito hanno difficoltà a entrare in quei mercati difficili. Inoltre, in Moldova c’è un tessuto imprenditoriale sostanzialmente simile al nostro, fatto per il 97% da Pmi con cui possono essere definiti vari accordi di collaborazione. Diventa fondamentale, in questo caso, il ruolo di mediazione che è chiamata a svolgere, così come è già accaduto in passato per altri Paesi, la nostra associazione consentendo alle imprese di operare su un terreno sicuro”.
Per Giorgianni “i Paesi emergenti possono garantire una spinta in più alla capacità di creare prodotti di nicchia facendo riferimento tra l’altro – aggiunge – a una semplice considerazione, e cioè che in un mercato che si apre sempre più alla globalizzazione non si può pensare più di produrre su base provinciale, regionale e nazionale, ma si deve guardare sempre di più ai mercati esteri”. Il segretario di Stato Dragalin ha voluto specificare che “quello di Ragusa è stato il secondo dei quattro forum promossi in Sicilia che stanno regalando grandi soddisfazioni per gli accordi raggiunti. Dal nostro punto di vista, è molto importante presentare il Paese e le potenzialità economiche che abbiamo. Gli interscambi commerciali in fase d’avvio possono garantire ricadute economiche molto importanti per entrambi i Paesi”. Il ministero moldavo dell’Economia ha già invitato le imprese della Cna nazionale, tra cui anche quelle iblee, a partecipare alla “Moldova business week” che si terrà a novembre e nel corso della quale si potrà dare una prima attuazione ai contenuti del protocollo stipulato a Ragusa.
Giorgio Liuzzo