Lo chalet “Sabir” a Donnalucata in fase di realizzazione, la Cna “L’attività d’impresa è da sostenere quando ha tutti i crismi della legalità e non da osteggiare come, invece, accade in certi casi”

Ven, 21/05/2021 - 10:51
Un rendering dello chalet Sabir

L'attività d'impresa, quando ha tutti i crismi della legalità, deve essere sempre sostenuta ed incoraggiata e non osteggiata come puntualmente accade in certi casi. Ecco perché la Cna balneari territoriale di Ragusa e la Cna comunale di Scicli sostengono convintamente, senza se e senza ma, la realizzazione del nuovo stabilimento balneare "Sabir" a Donnalucata. 

Si tratta di una realizzazione importante, con spazi specifici rivolti all'utenza, parametrata sulla scorta delle dimensioni della spiaggia, così come da concessione ottenuta. Il tutto, dunque, rispettando le autorizzazioni arrivate a seguito delle richieste inoltrate alle autorità competenti. “Il titolare dell'attività – affermano Vincenzo Spatola, responsabile territoriale Cna balneari Ragusa, e Franco Spadaro, responsabile comunale Cna Scicli – risulta in regola con tutte le autorizzazioni necessarie. 

Vale la pena di ricordare che, nonostante sia stato presentato uno specifico ricorso avverso la creazione dello stabilimento, pure il Tar ha dato ragione all'impresa. Dopo nove anni, tanto è durato l'iter autorizzativo, il titolare ha ottenuto la concessione che si era prefissato di poter conseguire per fare sì che questa impresa, dopo tanta incubazione dovuta principalmente all'aspetto burocratico, potesse vedere finalmente la luce”.

La Cna fa un'altra riflessione che ha a che vedere con l'area in cui sorgerà lo stabilimento. “Bisognerebbe infatti chiedersi – dicono ancora Spatola e Spadaro – che cosa, nell'arco di tutto questo tempo, sia accaduto in quell'area. L'intera zona è stata stravolta con edificazioni che, a quanto sembra, poco o nulla hanno a che vedere con la necessità di garantire un'apposita regolamentazione lungo la costa. Ecco perché varrebbe la pena di sottolineare una cosa: in quale realtà hanno vissuto tutti coloro che fino a ieri non hanno mosso un dito contro gli abusi perpetrati sulla nostra costa e oggi si elevano a paladini di un ambientalismo tout court? La Cna difende la libertà d'impresa da parte di chi intende avviare un'attività e lo intende fare in maniera legale, rispettando tutte le autorizzazioni del caso. Facciamo notare che laddove esiste uno stabilimento balneare, l'arenile e l'ambiente circostante sono curati e valorizzati piuttosto che abbandonati e degradati. Infine, ci piace evidenziare un ultimo concetto: opporsi alla nascita di un'impresa significa opporsi al lavoro, al reddito e ai servizi per la collettività indispensabili per un vero rilancio del tanto decantato turismo di cui a parole alcuni si riempiono la bocca e che, però, nei fatti sembrano voler ostacolare ogni qualvolta si presenta l'occasione”.

Ufficio Stampa
Giorgio Liuzzo