Sembrava che, sulla vicenda passaggi a livello, si fosse aperto uno spiraglio. L’accordo tra Regione Sicilia e Trenitalia, siglato nel maggio del 2018, incentrato su tre obiettivi: sicurezza, confort e puntualità, caratterizzato da investimenti corposi, avrebbe dovuto dare l’avvio ad una eventuale soluzione contro l’isolamento con cui Vittoria si confronta giornalmente da decenni. Purtroppo, dopo oltre una anno, pare che tutto si sia attenuato. Per questo i rappresentanti delle sedi locali Cna del comprensorio ipparino (per la Cna di Vittoria il presidente Rocco Candiano e il responsabile Giorgio Stracquadanio, per la Cna di Comiso il responsabile organizzativo Andrea Distefano) hanno incontrato il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari. In particolare, i dirigenti della Cna di Vittoria, nel ribadire che l’organizzazione di categoria solleva questo problema da tempo, evidenziando come nell’arco della giornata più volte il territorio e le sue economie risultino essere isolati per diversi minuti (sperando sempre che le sbarre non si blocchino), hanno messo in rilievo come gli ospedali di Comiso e Vittoria siano ormai un unico centro che offre servizi sanitari differenziati al nostro territorio. Spesso i degenti dell’una o dell’altra struttura sono trasportati in ambulanza, o a Comiso oppure a Vittoria, per effettuare accertamenti. “E’ triste e preoccupante vedere ambulanze con i lampeggianti accesi – hanno sottolineato i vertici delle Cna locali – imbottigliate negli enormi ingorghi che si creano quando i passaggi a livello sono chiusi”. Preoccupazioni e problemi che il sindaco Schembari ha condiviso e fatto proprie. Infatti ha organizzato un incontro che si terrà lunedì 1 luglio alle 10,30 presso il comune di Comiso: saranno presenti l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Marco Falcone; il commissario del Comune di Vittoria, Gaetano D’Erba, e i rappresentanti della Cna, oltre naturalmente allo stesso primo cittadino casmeneo, per individuare soluzioni definitive ad una questione fin troppo annosa.
Giorgio Liuzzo