Non si ferma il costo delle materie prime per realizzare gli imballaggi per l’ortofrutta. Negli ultimi sei mesi il costo del legno, del ferro, della masonite (materiale composto da fibre di legno pressate, con il quale sono costruiti gli omonimi pannelli utilizzati per i sottofondi delle cassette), del cartone e della plastica è aumentato di oltre il 50%. A questi incrementi sono da aggiungere i costi energetici e in particolare anche quello dell’energia elettrica e del gasolio.
“A fronte di ciò, già dal primo ottobre scorso – afferma Giuseppe Fernandez, presidente del mestiere Legno e arredo della CNA territoriale di Ragusa – i prezzi di molti modelli di imballaggi avevano subito un leggero aumento. La corsa al rialzo delle materie prime, dei semilavorati e dell’energia è comunque continuata senza nessuna sosta. Ma la preoccupazione maggiore delle imprese del settore non sta tanto nel continuo aumento dei prezzi del legno e delle altre materie, la criticità maggiore risiede nel reperimento delle stesse materie prime e quindi nell’impossibilità di fornire ai produttori agricoli e ai magazzini di lavorazione gli imballaggi o i pallet necessari al trasporto dei prodotti ortofrutticoli della fascia trasformata”.
“La penuria di materia, in particolare della masonite – continua il responsabile organizzativo della CNA comunale di Vittoria, Giorgio Stracquadanio – sta destando una forte preoccupazione, anche perché questa tendenza non accenna assolutamente a migliorare”.
“Il rischio di non riuscire più a soddisfare le richieste dei clienti – aggiunge Giuseppe Brullo, coordinatore del mestiere territoriale – è serio e con esso quello del blocco, o peggio della chiusura, delle attività. Stiamo parlando di un settore che, solo a Vittoria, vede presenti oltre 20 imprese con un numero complessivo di circa 230 dipendenti da cui dipende gran parte della logistica del settore ortofrutticolo. La categoria, in questi giorni, si è riunita confrontandosi con le associazioni agricole e con i commercianti, manifestando la propria preoccupazione. La CNA sta avviando, inoltre, un monitoraggio riguardante la delicata questione su tutto il territorio provinciale”.
Giorgio Liuzzo