Utilizzo dei fondi ex Insicem per aiutare le imprese in difficoltà. Ecco le proposte illustrate dalla Cna territoriale di Ragusa durante il confronto con il commissario del Libero consorzio comunale
Cordiale e costruttivo l’incontro svoltosi ieri mattina tra il commissario straordinario del Libero consorzio comunale, dott. Salvatore Piazza, e i vertici della Cna territoriale di Ragusa, il presidente Giuseppe Santocono e il segretario Giovanni Brancati. L’incontro è risultato utile a illustrare le proposte che la Cna aveva lanciato nella lettera aperta di qualche settimana fa, indirizzata anche ai 12 sindaci iblei e al presidente della Camera di Commercio. La Cna ha dato atto al commissario di avere convocato con sollecitudine l’incontro per potere ascoltare dal vivo la voce dell’associazione di categoria.
“E’ il momento – ha spiegato il presidente territoriale Santocono – di compiere scelte coraggiose che in una fase normale si sarebbero magari potute evitare ma che, in una fase emergenziale come quella che stiamo vivendo, sono assolutamente da concretizzare in favore delle imprese che stanno attraversando un momento di notevole difficoltà. Abbiamo bisogno di aiutarle in tutti i modi ed ecco perché abbiamo chiesto al Libero consorzio, alla Camcom e ai Comuni di verificare quali sono tutti i fondi disponibili che è possibile indirizzare verso le attività produttive più colpite. Riteniamo che uno dei punti nodali per uscire da questa crisi sia quello di fare sopravvivere le imprese che danno lavoro a migliaia di persone”. Per quanto riguarda l’incontro nella sede del Libero consorzio, l’attenzione è stata posta sull’utilizzo dei Fondi ex Insicem. “Rispetto ai 58 milioni iniziali – prosegue Santocono – la Cna ritiene che ci sia almeno un 10 per cento degli stessi che possa ancora essere ritagliato dagli utilizzi attualmente previsti e concordati per essere riversato in un fondo unico destinato alle imprese e, in particolare, per la creazione di finanziamenti a fondo perduto su misure che poi potranno essere in tempi velocissimi individuate dal partenariato socioeconomico. E’ naturale che il monitoraggio dovrà essere fatto tutti assieme per comprendere quali possono essere le somme in questione”.
La Cna territoriale di Ragusa ritiene che ci siano una serie di capitoli su cui è possibile lavorare per quanto riguarda la proposta in questione. “Stiamo parlando – chiarisce il segretario territoriale Brancati – delle somme rimaste e non spese nella misura 5 relativa ai finanziamenti alle imprese. L’altra grossa voce ha a che vedere con i ribassi d’asta che ci sono stati o ci saranno a breve per le ultime gare d’appalto in fase di svolgimento, in particolare quella per il collegamento viario tra il porto di Pozzallo e la costruenda autostrada Rosolini-Modica e quella per la realizzazione del lungomare a Scoglitti. In più, si potrebbero utilizzare i fondi, stanziati più di cinque anni fa, per incentivare le rotte dell’aeroporto di Comiso e che, dopo tutto questo tempo, non si è riusciti a spendere. L’esempio che noi facciamo, in proposito, è quello della famiglia che ha messo da parte i soldi per comprare la macchina nuova e che, però, adesso improvvisamente si trova ad affrontare disagi non da poco per sbarcare il lunario. E’ chiaro che l’acquisto della macchina nuova sarà rimandato impiegando i risparmi per le spese impellenti. In ogni caso, pensiamo che su questi capitoli si possano individuare non meno di 5 milioni di euro”.
La Cna ha chiesto di riunire il tavolo del partenariato e il commissario Piazza, in modo sicuramente apprezzabile, ha già fornito una pronta risposta convocandolo per la prossima settimana. Subito dopo si dovrà procedere con una modifica del piano di utilizzo, approvarla e quindi costruire una misura utilizzabile immediatamente. “Noi alcune idee ce le abbiamo – ha concluso la Cna territoriale di Ragusa – nel momento in cui ci sarà la possibilità, le metteremo a disposizione. E’ chiaro che aspettiamo contributi da tutti, dalla parte pubblica, dalle altre organizzazioni di categoria, dai sindacati, in modo tale da costruire una proposta praticabile e realmente usufruibile in breve tempo da parte delle piccole e medie imprese dell’area iblea”.
Giorgio Liuzzo