VITTORIA: la riflessione della Cna comunale dopo la tragica vicenda con vittime innocenti Alessio e Simone

Gio, 18/07/2019 - 11:30
VITTORIA: la riflessione della Cna comunale dopo la tragica vicenda con vittime innocenti Alessio e Simone

La Cna comunale di Vittoria e la tragedia di Alessio e Simone “Il rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine da solo non basta. Pezzi della nostra economia sono controllati dalla criminalità che qui è diventata impresa. Occorre muoversi per sradicarla”

“Abbiamo  rispettato in questi giorni lo strazio che ha colpito la famiglia D’Antonio rimanendo in silenzio e vicini al loro immenso dolore. Alessio e Simone, anche se poco più che bambini, guardavano già all’attività di famiglia svolgendo, per gioco, piccoli lavoretti. Vittoria non ha solo perso due ragazzini: Vittoria ha perso un pezzo di speranza”.

A dirlo la Cna comunale con il presidente Rocco Candiano e il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio. “In tanti – aggiungono – stanno invocando l’intervento dello Stato, chiedendo il rafforzamento dell’organico delle forze dell’ordine o addirittura l’invio dell’esercito. Richieste legittime, doverose, ma a nostro avviso insufficienti. A Vittoria non c’è solo un problema di ordine pubblico, in questa città da tempo c’è una questione più grande, che tanti fanno finta di non vedere: pezzi della nostra economia sono controllati dalla criminalità che qui, più che in ogni altra parte, è diventata impresa. Per le mafie, riciclare il denaro sporco nel proprio territorio, creando imprese che producono reddito, evidenzia la capacità di saperlo controllare generando attorno ad esse un forte consenso sociale. Le imprese mafiose creano occupazione, fanno investimenti, hanno bisogno di servizi, di professionisti che le guidino, di banche che ne gestiscano i risparmi. In una zona come la nostra, sfigurata dalle crisi economiche, può succedere che l’impresa nata grazie ai capitali illeciti non sia percepita come un problema ma, paradossalmente come una risorsa. E’ da qui che nasce l’arroganza, dal fatto di avere un ruolo sociale ed economico forte. Questa prepotenza va contrastata, prima di tutto da noi cittadini e poi dallo Stato”.

“Queste attività – continuano Candiano e Stracquadanio – bloccano la libertà d’impresa,  non creano nessun sviluppo, anzi sono il motore del sottosviluppo. A Vittoria non serve solo l’esercito. A Vittoria, per bloccare questa sdegnosa prevaricazione che viaggia a velocità sui Suv, servono anche più ispettori dell’Agenzia delle Entrate che sappiano individuare, evidenziare e neutralizzare queste anomalie economiche in modo da permettere alle numerose imprese sane di poter operare e confrontarsi serenamente. Al territorio servono ispettori bancari che controllino la movimentazione del denaro all’interno dei tanti istituti di credito che operano in zona. A Vittoria serve far emergere quella zona grigia che oggi prova vergogna per quello che è successo ma se non sarà individuata, colpita, tornerà a servire e ad alimentare l’arroganza che ha travolto Alessio e Simone”.

Ufficio Stampa
Giorgio Liuzzo